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Archivio storico del castello

Nella stanza delle meraviglie della Fondazione Vera Coghi è conservato l’archivio del castello che conserva documentazione a partire dal secolo XIII.

E’ composto dalle carte prodotte e ricevute dai feudatari e nobili residenti nel castello di Castello d’Agogna, relative a: beni in Castello d’Agogna, in Ceretto, in Granozzo, in Mortara, in Robbio, in Olevano, beni acquistati, alienati, affittati, esenzioni ed immunità, ragioni d’acque (numerosi sono i documenti che riguardano la roggia Cacciesca, la roggia Regola, l’Agogna, la Baraggiona, il Roggione di Olevano, il cavo Zermagnone, il canale Cavour), costruzione di cavi, convenzioni, inventari di beni e di scorte, catasti, imposte e tasse, migliorie e riparazioni, piste e trebbiatoi, requisizioni militari e danni delle guerre…

Diverse pergamene e una ricca cartografia a colori lo completano e arricchiscono, rendendolo unico e prezioso per indagini storiche sul territorio. Attraverso le carte si snoda la storia dei principali possessori del castello e delle loro proprietà estese a buona parte del territorio lomellino e novarese, ad iniziare dai Della Torre sino al 1909 quando gli Isimbardi vendono il castello e le sue pertinenze ai Gregotti, facoltosi agricoltori locali, di cui Vera Coghi è stata l’ultima erede.

L’archivio è stato riordinato, dispone di un inventario manoscritto, riguardante la documentazione dal 1219 al 1872, e di un inventario informatizzato che racchiude anche la documentazione del XX secolo.
La documentazione è condizionata in 120 buste, collocate su scaffalatura idonea, in eleganti contenitori. La struttura è attrezzata per la consultazione e per la didattica.
Nelle carte c’è la vita di una azienda agricola nel corso di centinaia di anni, dal 1219 al XX secolo ed è una storia che ancora continua.

L’archivista
Dott.ssa Emilia Mangiarotti